Panthera leo Linnaeus, 1758

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Felidae Fischer von Waldheim, 1817
Genere: Panthera Oken, 1816
Italiano: Leone asiatico
English: Asiatic lion
Français: Lion asiatique
Deutsch: Asiatischer Löwe
Español: León asiático
Descrizione
Sottospecie di leone attualmente diffusa all'interno di un ristretto areale geografico coincidente con il Parco nazionale Gir Forest. La sottospecie, per la esiguità della popolazione sopravvissuta 411 (aprile 2010), è considerata in pericolo critico di estinzione. Gli elementi che caratterizzano il leone asiatico (Panthera leo persica) permettono di considerarlo una sottospecie distinta da quelle africane, che sono del resto molto differenti tra loro per dimensioni, mantello e criniera. I leoni, che ancora oggi vivono nella foresta di Gir, hanno dimensioni inferiori a quelle dei leoni africani (190 kg di peso massimo per i maschi, 125 kg per le femmine) e hanno la criniera meno dorata e che, pur essendo più corta, si estende a coprire gran parte dell'addome. La biologia del leone asiatico non si differenzia significativamente da quella del leone africano: come la tigre è il superpredatore tipico delle zone di foresta, così i leoni svolgevano un tempo lo stesso ruolo nelle zone aperte e asciutte del continente asiatico, come ancora oggi avviene in tante zone dell'Africa. I leoni maschi conducono un'esistenza erratica che li porta a spaziare in territori molto estesi e ad aggregarsi ora all'uno ora all'altro dei gruppi formati da femmine e da giovani presenti nella savana alberata. I leoni di Gir si riproducono durante tutto l'arco dell'anno anche se la maggior parte degli accoppiamenti ha luogo tra ottobre e novembre. I maschi sono poligami e tengono lontani i rivali dal territorio in cui si sono appartati con le loro femmine con profondi ruggiti che fanno risuonare la foresta, soprattutto al tramonto. Il calore delle femmine dura 4-8 giorni durante i quali gli accoppiamenti, seppure della durata di pochi secondi, si ripetono numerosi. Dopo 112-115 giorni di gestazione la femmina cerca nelle vicinanze dell'abbeverata un posto riparato e asciutto dove partorire 2-5 piccoli che sono meno macchiati di quelli dei leoni africani. I cuccioli mettono i primi denti dopo appena quindici giorni di vita, ma soltanto all'età di sei mesi sono completamente svezzati e raggiungono la maturità sessuale a 4-5 anni. Nella foresta di Gir è stato osservato che i maschi sono particolarmente aggressivi nei confronti delle leonesse con i piccoli, tanto che talvolta è sufficiente un ruggito per indurle ad abbandonare la prole. Le femmine hanno inoltre dimostrato spesso inesperienza nell'allevamento dei cuccioli, tanto da lasciarli per lungo tempo incustoditi rendendoli facile preda dei leopardi. Le prede naturali dei leoni sono cinghiali, cervi pomellati, nilgau, cervi porcini, sambar e antilopi cervicapra ma lo zoologo P. Joslin ha accertato che la diminuzione di ungulati selvatici nella foresta ha fatto divenire gli animali domestici e soprattutto il bufalo indiano le prede principali destinate al nutrimento di questi felini. I branchi di leoni vivono per la maggior parte dell'anno in aree ben definite e si è accertato che proprio la disponibilità di territori con acqua sufficiente all'abbeverata e vegetazione per il ricovero possa limitare la loro popolazione. Sono le femmine ad occuparsi della caccia insieme ai giovani mentre i maschi adulti si cibano quasi esclusivamente delle prede procurate dalle loro compagne o sottratte ad altri predatori. Soltanto durante la stagione delle piogge, quando le mandrie di animali domestici si spostano per raggiungere pascoli più ricchi, i leoni seguono le loro prede allontanandosi di parecchie decine di chilometri dai loro quartieri abituali, non di rado al di fuori della zona protetta, con tutti i rischi che questo comporta.
Diffusione
Oggi sopravvive solo nel Gir Forest National Park che è l'ultimo habitat naturale del leone asiatico, (noto anche come Sasan-Gir) nella regione del Gujarat in India, con una popolazione di 411 esemplari (aprile 2010). Esiste un progetto di reintroduzione nel Palpur-Kuno Wildlife Sanctuary nello stato di Madhya Pradesh.
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Data: 28/04/2000
Emissione: Felini selvatici nel mondo Stato: Mozambique |
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Stato: India |
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Stato: India |
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